Secondo Viatori, la botanica doveva essere un modo per farsi guidare dalle piante e per far capire all’ uomo di essere parte della natura.
Una natura completamente lenta rispetto ai ritmi delle persone, ma tuttavia, molto affascinate.
Dopo la morte di Viatori avvenuta nel 2014, il giardino con volontà testamentaria del proprietario, fu donato alla Fondazione Cassa di Risparmio Di Gorizia che oggi lo cura e lo apre al pubblico.
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